IL MATRIMONIO SEGRETO

DOMENICO CIMAROSA

Director musical

LORENZO COLADONATO


Director de escena, escenógrafo y video 

DANIELE PISCOPO


Figurinista

CLAUDIO MARTÍN


Diseño  iluminación

JUANI


Repetidor y forte piano 

BORJA MARINO


Peluquería y maquillaje

ANA LIDIA ALONSO


Gerónimo 

RUBÉN AMORETTI


Carolina 

GIULIANA GIANFALDONI


Paolino 

MAXIM MIRONOV


Elisetta  

AITANA SANZ


Fidalma 

OLGA SYNIAKOVA


Conde Robinson 

FERNANDO CAMPERO


ORQUESTA FILARMÓNICA 

DE GRAN CANARIA



Nueva  Producción ACO 





Los asistentes a este Matrimonio, en todo caso, gozaron de la más perfecta de todas las representaciones del curso de ACO desde todos los aspectos: una colorista escenografía acertada y resolutiva que aligeraba la acción; una dirección de escena trepidante, llena de guiños y detalles que resaltaban el humor del libreto y de un vestuario colorista e ingenioso: los artífices de estos aciertos, ambientado en los años cincuenta, fueron Daniele Piscopo y el figurinista Claudio Martín….Tanto los intérpretes, como los autores del hilarante acierto de Piscopo de incluir a tres sirvientes como personajes de la trama, realizaron con brillantez su cometido en un incesante vaivén de situaciones y desplazamientos por el escenario que no daban tregua al espectador.


Cayetano Sànchez  

ÒPERA ACTUAL 







Scenicamente non si poteva far di meglio, in considerazione del luogo e del fatto che si tratta di una produzione fatta in casa: l’arte del riciclo dovrebbe essere applicata più spesso anche nei grandi teatri, là dove si spendono centinaia di migliaia di euro, per non dire milioni, molto spesso buttati via dopo poche recite con risultati, il più delle volte, molto discutibili. In questo caso Daniele Piscopo, che ormai è di casa a Las Palmas dove più di una volta ha saputo trarre le castagne dal fuoco, coadiuvato da Claudio Martin per i costumi e da Juan Alberto Gonzáles “Juan” per le luci e proiezioni, ha sfruttato parte delle scene di un precedente Don Pasquale, con poche aggiunte di attrezzo – tra cui un carrello per liquori anni 60 che personalmente comprai in un mercatino dell’usato a 10 euro quando si mise in scena proprio l’opera di Donizetti per la regia di Renato Bonajuto – realizzando uno spettacolo che non si esagera a definire perfetto, e per la dinamica dell’azione scatenata, con ammiccamenti molto opportuni anche a programmi TV (per tutti “C’è posta per te” con l’arrivo del postino in bicicletta) e cinematografici, mantenendo però una cifra assolutamente originale. Il passaggio da interno, la casa di Don Geronio, ad esterno, il giardino con parcheggiata la Fiat 600 del Conte Robinson, l’idea di rendere Paolino un giardiniere tutto fare ed Elisetta una giovane isterica, schiava dei “social” e perennemente in lotta per mantenere la forma fisica, si sono rivelati efficacissimi. Ciò che ha completato la quadratura del cerchio è stata, durante la sinfonia, la proiezione di film muto con didascalie che anticipava la trama e dove si scopriva che la vedova vogliosa zia Fidalma aveva, in realtà, avvelenato il marito: nel film impersonato dal regista stesso!

Insomma, uno spettacolo che per originalità e modernità, intesa nel rispetto assoluto e anzi nel potenziamento delle situazioni teatrali ivi comprese quelle romantiche e nostalgiche, meriterebbe navigare… oltre oceano!


Andrea Merli

I TEATRI DELL’EST







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